E’ la delega dell’urgenza e quella che ha determinato poi ogni mia attenzione anche nelle altre deleghe che ho portato avanti: affrontare le sfide ambientali compiendo le giuste scelte nel governo del territorio; usare l’innovazione per abbattere le emissioni, salvare lo spreco delle risorse naturali e imprimere una accelerazione all’economia circolare; promuovere un turismo sostenibile e una maggiore vivibilità del nostro territorio perché giustizia ambientale e giustizia sociale vanno di pari passo.
Nella mia esperienza come assessore all’ambiente ho guardato al verde non tanto come elemento di decoro o di arredo, quanto come ad una infrastruttura abilitante. Ho inoltre lavorato, anche a partire dalla volontà di redigere il primo Piano del Verde di Firenze, per connettere in un’unica visione verde urbano, rifiuti ed energia.
Per favorire una transizione ecologica sempre più accessibile ho promosso la variante, poi adottata dal consiglio, che semplifica l’installazione di pannelli solari fuori dal centro storico, superando anche la iniziale “buffer zone” nell’area delle Ville Medicee.
Abbiamo inoltre sfruttato il potenziale dell’innovazione digitale per l’ambiente per informare (Firenze Città Circolare) e attivare i cittadini (Sistema Informativo del Verde Pubblico), per l’efficientamento nell’uso delle risorse (Irrigazione smart) come nella gestione dei rifiuti (Cestini intelligenti) e nella gestione del rapporto PA-Cittadini sulle pratiche editili e ambientali (Sdea)