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Innovazione e Smart City

Dal 2019 al 2023, ho seguito per la Città di Firenze anche le deleghe a innovazione, sistemi informativi e smart city, e nel 2021 e 2022 per due volte consecutive Firenze è stata riconosciuta nella classifica di Forum PA come la città più digitale d’Italia [Città più digitale comunicato stampato e Forum PA report], superando città all’avanguardia come Milano. Temi che mi hanno appassionato e di importanza strategica, per una duplice ragione: perché chi amministra è chiamato a risolvere problemi, e l’innovazione è la via che non solo li può risolvere ma trasforma anche le difficoltà in opportunità; e perché l’innovazione è sempre un motore di crescita e quello stimolo che ti sprona costantemente a non smettere mai di cercare nuovi strumenti per realizzare la tua visione delle cose (e del mondo).

In questi anni, dopo aver aderito sul fronte dello sviluppo economico alla piattaforma unica regionale (Star), ho via via digitalizzato i vari settori che ho seguito, promuovendo grazie a fondi PON-metro il nuovo sistema informativo del verde pubblico (Sivep che ha vinto il premio Agenda Digitale 2020), la nuova piattaforma e app di promozione turistica (Feel Florence che ha ricevuto la menzione speciale Agenda Digitale 2021), e il nuovo sportello digitale per l’edilizia e l’ambiente (Sdea) che è in corso di sperimentazione con i professionisti della Consulta fiorentina. Si tratta di programmi informatici che hanno non solo il fine di rendere un servizio più efficiente al cittadino, ma anche più sicuro e preciso.

L’innovazione deve essere infatti uno strumento utile per semplificare ma anche per rendere maggiormente trasparente, aperta, condivisa e sostenibile l’attività della P.A.

Grazie al nuovo sistema informativo del verde pubblico, il cittadino è stato ad esempio coinvolto nel processo di forestazione urbana della città di Firenze (con il progetto Dona Un Albero e Un Albero per ogni nuovo nato); e il numero di open data pubblicati sul sito di Firenze ha permesso lo sviluppo di molte iniziative da parte di start up o altri soggetti che hanno dato vita a progetti innovativi. I dati sono infatti ormai a tutti gli effetti le nuove infrastrutture su cui si basano e si sviluppano le città. Il digitale e l’innovazione possono inoltre permettere di raggiungere quegli obiettivi di sostenibilità ambientale ed economica ormai imprescindibili: il progetto di smart irrigation ha ad esempio permesso di risparmiare il 30% dell’acqua nell’irrigazione delle aree verdi dove è stato attivato; e il progetto dei cestini intelligenti in centro storico ha permesso di ridurre le emissioni inquinanti dei mezzi di Alia nella raccolta dei rifiuti.

Il boom dei servizi

Durante il periodo della pandemia, i servizi online del Comune di Firenze hanno avuto un boom di utilizzi, e il sistema di smart working messo in atto dalla Direzione sistemi informativi del Comune di Firenze è stato riconosciuto come il miglior sistema messo a punto da un comune nell’ambito dello “Smart Working Award” del Politecnico di Milano. Durante il medesimo periodo pandemico, lancio il portale “Le botteghe di Firenze” per promuovere, georeferenziandole, le attività commerciali che si sono attivate per la consegna a domicilio di viveri e beni di prima necessità.

Sul fronte delle competenze digitali, abbiamo potenziato il progetto “Firenze Digitale”, con un portale unico (www.firenzedigitale.it) e una collaborazione tra tutti gli enti pubblici e società partecipate del territorio, in modo tale da promuovere congiuntamente la diffusione e la conoscenza di tutti i servizi digitali pubblici rivolti al cittadino, con una particolare attenzione alle fasce più deboli – grazie anche ai tirocini con l’Università di Firenze e ai progetti del servizio civile – per far sì che la digitalizzazione non aumenti ancor più le diseguaglianze sociali.

Con i fondi europei del React e del Recovery Plan, abbiamo lavorato per implementare i servizi online al cittadini, per incrementare la sicurezza informatica di dati e servizi, e per nuovi sistemi di smart irrigation, di smart parking, di smart lightning e di people counter. Sul versante della cybersecurity, oltreché a risorse dedicate a nuove progettualità, abbiamo investito anche nel capitale umano con una nuova figura dirigenziale appositamente dedicata a questo tema.

La più grande sfida a cui abbiamo lavorato è la Smart City Control Room cittadina, che rappresenta prima di tutto un nuovo sistema di governance cittadina integrata tra l’ente locale e le società che erogano servizi pubblici, al fine di condividere banche dati e informazioni per una capacità di intervento in tempo reale più efficiente, e per svolgere poi analisi predittive sulla base delle informazioni condivise onde pianificare al meglio scelte e programmazioni future.

La vitalità della città sul fronte dell’innovazione è presente anche sul versante delle start-up innovative. Dal 2017, ho dato vita all’Ecosistema fiorentino dell’innovazione, dove abbiamo messo in rete tutti i luoghi pubblici e privati che a Firenze coltivano l’innovazione e che stanno crescendo nel tempo. L’Ecosistema è utile anche per far sì che le realtà presenti non duplichino le loro esperienze sul territorio, ma si integrino a vicenda per far crescere l’attrattività della città (scarica qui la guida che abbiamo creato: Firenze Start-up City). Abbiamo creato un portale condiviso (www.makenextinflorence.org) per orientare il cittadino/start-upper, e uno sportello digitale condiviso che orienta l’utente verso il percorso di formazione più consono alla propria idea innovativa. Firenze ha ospitato nel 2022 il Festival We Make Future.